Aline Naima - Profumeria - Abbigliamento Conversano - Conversano, Città Metropolitana di Bari

P!no Pax

Deluso dal servizio, molto superficiali sembra come se ti devono fare un favore controvoglia..per non parlare della loro politica per cambio merce..vi consiglio di andare subito a cambiare la merce, se vi hanno regalato qualcosa non gradita; non fate passare più di 15 giorni, perché non la cambiano… e i buoni che si possono utilizzare solo con merce non a saldo? 🤷🏻‍♂️

LILIANA PONTRELLI

Negozio unico nel suo genere con novità sempre disponibile in negozio.
Con personale molto molto garbato, riesce sempre a soddisfare le mie esigenze con grande successo quando devo acquistare un regalo

M T

Ho acquistato una borsa che mi è arrivata in pochissimi giorni. Oltre ad un accurato imballaggio, mi hanno inserito dei campioncini che ho molto apprezzato. Il servizio clienti in chat risponde in maniera tempestiva. Ottimo negozio, servizio e gentilezza. Consiglio al 100%.

Lucrezia Castellana

Mi sono recata in questo negozio bellissimo l'altro giorno,purtroppo ho constatato che la gentilezza non è di casa!!!!

Marica Fanelli

Una stella è anche troppo. Regole aziendali ingiuste. Un cambio regalo, nn permettono di avere un buono. Solo a loro vantaggio. Personale scortese.

Mario Zienna

La profumeria best della puglia super fornita con personale molto professionale

Camilla Cioffi

FANTASTICI! Ho ordinato una pasticcino bag di Max Mara limited edition che cercavo da tempo. Arrivata in perfette condizioni il giorno dopo aver fatto l’ordine
Super graditi i campioncini di profumo( di nicchia) messi all’interno della box.

roberta rotolo

Un pomeriggio esilarante

Sono entrata per la prima volta in questo negozio oggi 3 novembre, per cambiare un articolo che mi era stato regalato per la mia laurea, avvenuta il 27 settembre. La vicenda che ne è scaturita è davvero ai limiti del paradossale, né mi era mai capitata una cosa del genere.
Premetto che sono una studentessa fuorisede che vive in una città del nord Italia, e torno saltuariamente in Puglia, non più di 3 o 4 volte all’anno. Cogliendo l’occasione di una discesa in occasione di Ognissanti, mi sono precipitata in negozio per cambiare l’articolo, ma mi è stato opposto un rifiuto.
“signora, ma si rende conto? È novembre, sono passati mesi!”, fa la dipendente, scandalizzata. Sì, è il 3 novembre, un mese e 5 giorni dalla mia laurea; certo non avrei potuto scartare prima il regalo - presumibilmente acquistato i primi giorni del mese di settembre. Né sarei scesa in Puglia apposta.
“Ma ce l’ha uno scontrino di cortesia?”. No, nella busta non c’era. Sottolineo che ho riportato l’articolo così come l’ho ricevuto, con tanto di scatola, busta, etichetta, persino fiocchetto.
“E in ogni caso Noi cambiamo gli articoli entro 15, massimo 20 giorni.” Come avrei potuto?
La dipendente osserva la busta del regalo, lei non l’aveva fatta; si volta verso il suo collega: “L’hai fatta tu?”. Neanche lui.
“Avrebbe dovuto mandare prima sua madre.” Mi spiegate il senso di mandare un’altra persona a cambiare un regalo, con il rischio di prendere un altro articolo che non mi piace? Il senso del cambio è appunto la possibilità di scegliere di persona (a parte il fatto che, in ogni caso, saremmo stati sempre fuori dai famosi “15 giorni”, dato che mia madre si è fermata qualche giorno su da me dopo la laurea ed è tornata giù solo i primi di ottobre).
“Comunque la persona che glielo ha regalato sa qual è la politica del nostro negozio”.
Evidentemente no, dato che quella stessa persona, il giorno della laurea per cellulare, mi aveva detto che se non mi fosse piaciuto il regalo avrei potuto cambiarlo.
Insomma, niente da fare. Non parliamo di un articolo da 10, 20 euro, per il quale avrei anche potuto capire la politica del “15, massimo 20 giorni”. Parliamo di un regalo di laurea, insomma, una cosa che resta. Davvero un peccato. Il peccato maggiore, in verità, è stato il modo in cui sono stata trattata, fin dal momento in cui sono entrata: scortesia, sufficienza, persino biasimo per non essere venuta prima, al limite della ramanzina, mettendo addirittura in dubbio il motivo materiale del mio “ritardo”. Roba da matti.
Ho preso l’articolo e sono tornata a casa, stordita, sbalordita dal modo in cui sono stata trattata. Viene addirittura da chiedersi se non fosse un articolo di cui il negozio voleva a tutti i costi liberarsi, data l’insistenza del rifiuto.
Tutto ciò per dire che, a fronte di questa scortesia, sconsiglio a chiunque il negozio in questione, non solo a chi voglia fare un regalo ad una persona che, come me, non potrà cambiarlo entro i 15/20 giorni.